Evitare i farmaci antinfiammatori non steroidei FANS nei soggetti con ipertensione, scompenso cardiaco, insufficienza renale da ogni causa, inclusi i diabetici
Oltre all’azione antiflogistica, analgesica e antipiretica per cui l’acido acetilsalicilico viene largamente impiegato, esso si è rivelato utile – ai giusti dosaggi – anche nel trattamento di altre malattie e nella prevenzione della formazione di coaguli di sangue in pazienti a rischio di eventi cardiovascolari. Vista quest’attività antiaggregante, fra le interazioni farmacologiche clinicamente più rilevanti ritroviamo senz’ombra di dubbio quelle che si instaurano con gli anticoagulanti orali. Altre interazioni possono instaurarsi anche con metotrexato, sulfamidici e ipoglicemizzanti orali. Pertanto si è qui scelto di definire l’entità della diffusione di utilizzo di questa classe di farmaci nell’ambito di uno spaccato di real-life dell’Italia come quello derivante dall’analisi dei flussi farmaceutici e delle prescrizioni risultanti nei database nazionali e dell’Agenzia del farmaco.
- La loro potente attività analgesica è dovuta all’interazione con i recettori degli oppioidi localizzati in alcune zone del SNC, nel midollo spinale e in diversi distretti periferici del nostro corpo.
- Ciò causa, a livello gastrico, la riduzione della produzione delle sostanze che proteggono le pareti dello stomaco dall’azione erosiva degli acidi.
- Per alcune persone, bere bevande contenenti caffeina contribuisce a controbilanciare la sonnolenza.
- La nefrotossicità da FANS si esprime con un ventaglio abbastanza esteso di manifestazioni differenti per importanza, frequenza ed impatto clinico.
Meritevole di attenzione è anche il rapporto fra i giovani, l’alcol e il consumo di FANS. Una survey condotta dalla Fondazione Attilia Pofferi nelle scuole superiori di Pistoia, nell’ambito di uno studio che si è protratto dal 2012 al 2015, ha evidenziato alcuni aspetti interessanti nel comportamento dei giovanissimi. L’antinfiammatorio più usato dagli adolescenti risulta essere ilketoprofene(il 71% ne fa uso), seguito daparacetamolo,ibuprofene,nimesulide,acido acetilsalicilico e diclofenac.
Il metabolismo dell’alcol avviene principalmente a livello epatico, dove i composti potenzialmente tossici che ingeriamo vengono trasformati per poter essere eliminati. Per esercitare questa azione, il fegato si avvale di sistemi detossificanti, fra cui il citocromo p450 e l’alcol deidrogenasi . L’acido acetilsalicilico e altri FANS inibiscono l’attività della ADH, rallentando l’eliminazione dell’alcol. Inoltre, molti farmaci influenzano l’azione del citocromo p450, modificando i tempi con cui le diverse sostanze vengono metabolizzate.
Quali sono i farmaci oppiodi?
Le infezioni da candida possono coinvolgere diversi distretti del nostro corpo e risultare alquanto fastidiose. I FANS disponibili in forma di pomata o gel sono indicati per dolori muscolari e articolari e in genere hanno meno effetti collaterali rispetto alle pasticche genotropin o compresse. L’antidolorifico di prima scelta è il paracetamolo, farmaco di automedicazione, che la maggior parte delle persone tollera senza problemi. Il foglietto illustrativo del farmaco dovrebbe riportare tutte le indicazioni relative a cibi o bevande da evitare.
I FANS abbassano la febbre senza rischi
E’ pertanto ipotizzabile che gli effetti dei FANS sull’inibizione di COX-2 a livello renale possano spiegare le ripercussioni e gli effetti indesiderati di questi farmaci a livello cardiovascolare . Pertanto, i coxib sono efficaci come altri FANS nel trattamento del dolore e dell’infiammazione. Tuttavia, è meno probabile che siano lesivi a livello gastrico, che causino nausea, meteorismo, bruciore di stomaco, sanguinamento e ulcere peptiche.
La biopsia renale invariabilmente evidenzia il tipico pattern della NIA caratterizzata da infiltrato flogistico interstiziale costituito prevalentemente da T-linfociti con presenza, in minore entità, di altre popolazioni cellulari come eosinofili, macrofagi e plasmacellule. I glomeruli appaiono, come atteso, normali e ben conservati alla microscopia ottica, ma con estesa fusione dei processi pedicillari alla microscopia elettronica. Come usuale nelle AKI da FANS, diversamente per le altre forme di AKI da farmaci, anche in questa specifica forma associata a sindrome nefrosica i segni e sintomi extra-renali sono per lo più assenti . Precedenti osservazioni di rari casi di acuta riduzione del GFR dopo somministrazione di inibitori non selettivi di COX in soggetti sani, aveva suggerito l’ipotesi di un ruolo di COX-1 nel mantenimento dell’emodinamica renale.
I problemi correlati all’uso degli oppioidi sono uso improprio degli oppioidi, diversione e abuso. Includono brividi, crampi addominali, diarrea, problemi di sonno e stato di agitazione. Se gli oppioidi vengono interrotti dopo un uso prolungato, la dose deve essere diminuita gradualmente su un lungo periodo per evitare l’insorgenza di questi sintomi. In queste situazioni, gli effetti collaterali possono solitamente essere prevenuti o gestiti e l’abuso o l’assuefazione sono un problema minore.